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sabato 22 settembre 2012

Alle porte dell'autunno

Anche quest'anno arriva l'autunno sperimentando la bellezza di questa stagione.
La amo. La sento mia.
In cucina, la sera, chiudo la finestra, segno del fresco vento che inonda le strade.
Ogni anno l'aspetto con trepidazione, la mia ansia piacevole mi porta col pensiero a mondi straordinari fatto di profumi di uva trasformato in mosto, foglie dai colori caldi, di zucche e funghi. Ogni anno coloro la mia tavola di delizie di stagione.
A me e soprattutto a voi auguro un buon autunno.
Buon Autunno ...
... A chi... ancora guarda il mondo con lo sguardo meravigliato di un bambino.  A chi sa aprire il cuore all'amore. A chi dispiega le proprie ali alla scoperta di nuovi cieli. A chi sa ascoltare le parole e ancora di più i silenzi. A chi ha sempre tempo per un abbraccio. A chi ha conosciuto il dolore e proprio per questo ama di più la vita. A chi sa sorridere con gli occhi e col cuore perchè conosce il prezzo delle lacrime. A chi... ha il cuore ferito ma non si stanca di viaggiare verso l'isola che non c'è.  A chi ha un sogno folle nel cassetto. A chi non ha più sogni ma non si arrende e ne cerca ancora.
 E infine buon autunno alle mie anime vicine, che la vita sia dolce con noi e con le persone che amiamo... 
Voglio un autunno rosso come l'amore, giallo come il sole ancora caldo nel cielo, arancione come i tramonti accesi al finire del giorno, porpora come i granelli dell'uva da sgranocchiare. Voglio un autunno da scoprire, vivere, assaggiare.

Piogge autunnali si avvicinano dando il benvenuto a funghi, a foglie vestite di nuovi colori,  a scampagnate in bici ammirando la bellezza trasformata della natura, regalandone meraviglia. L'odore delle castagne arrostite, i primi camini fumanti, il profumo degli agrumi e della cucina casereccia... tutto questo risvegliano i sensi.
Alle porte dell'autunno le ore di luce diminuiscono e si affacciano le prime piogge, può capitare di cadere preda della malinconia.
Ma a cosa rimanda il malumore che nasce nell'uomo davanti al cambiamento delle stagioni?
"Le stagioni invecchiano in fretta o meglio, come dice Antonio Tabucchi in una raccolta di storie, il tempo invecchia in fretta. Le stagioni nel loro succedersi simboleggiano le fasi della nostra vita, ci danno il senso del tempo che passa e ci inducono a meditare sulla nostra finitudine"(...).
E' un eterno ritorno...
Nella ripetitività del mio lavoro e della vita, la percezione del tempo si altera e si congela in un tempo senza età. Mi sento un eterna bambina. Poi all'improvviso la scoperta di una malattia mi spinge ad uscire di casa in un giorno pieno di sole. Per la prima volta,  ho guardato i monti intorno al mio paese e li ho visti bellissimi. Mi sento improvvisamente vecchia e nel sentimento doloroso della scoperta incontro di nuovo la vita".
Ogni anno l'autunno ritorna a mostrare i suoi scenari suggestivi, pieni di nuovi colori. La caduta delle foglie diventa l'emblema della nostra condizione. "Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie" recita in un unico verso una famosa poesia di Giuseppe Ungaretti. In questo paesaggio ritroviamo i nostri ricordi, rimpianti, rancori, profumi, silenzi, gioie, tristezza. Tutta la tristezza del tempo perduto,  ma questa tristezza è preziosa se saputa ascoltare. Attraverso essa impariamo un po' a morire mentre impariamo a vivere più vicino al ritmo della natura, che è lo stesso che scandisce la vita dell'uomo: libera la nostra mente e ci rende più vivi, in grado di dialogare con noi stessi e con gli altri in un modo nuovo, di stabilire nuove priorità, di riscoprire gli affetti e i rapporti più autentici.


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