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martedì 20 maggio 2014

Consapevolezza sui Social Network


Ho 422 amici, ma sono ancora solo.
Parlo con loro ogni giorno, eppure nessuno di loro mi conosce davvero.

Il problema che ho sta nella distanza che c’è
tra guardarli negli occhi o leggerli come un nome sullo schermo.
Ho fatto un passo indietro e aperto gli occhi.
Mi sono guardato intorno e ho realizzato
che i Media che noi chiamiamo “Social”, sono tutto tranne che “Sociali”
perché quando apriamo i nostri computer, in realtà stiamo chiudendo le nostre porte.

Tutta la tecnologia che abbiamo oggi è soltanto un’illusione.
La compagnia delle Comunità online ti dà la sensazione di far parte di qualcosa.
Ma quando ti disconnetti da questi strumenti di delusione,
ti risvegli e realizzi che viviamo in un mondo di confusione.

Un mondo in cui siamo tutti schiavi della tecnologia che abbiamo creato,
dove l’informazione viene venduta da qualche ricco avido bastardo.
Un mondo pieno di egoismo, narcisismo, auto-promozione,
dove tutti condividiamo i nostri “pezzi migliori”, ma non le emozioni.

Ci sentiamo dei gran fighi quando condividiamo in rete un’esperienza…
Ma è davvero lo stesso se non c’è nessuno lì con noi?
Sii disponibile per i tuoi amici e loro lo saranno per te.
Ma nessuno lo sarà se ti limiti a messaggi di gruppo.

Pubblichiamo ed esageriamo, bramando adulazione e riconoscimento.
Facciamo finta di non vedere l’isolamento sociale in cui siamo.
Mettiamo le parole in vetrina mentre spegniamo le nostre vite opache,
non sapendo nemmeno se qualcuno è connesso per vederle!

Lasciatemi chiarire una cosa: stare da soli non è un problema.
Se leggi un libro, dipingi un quadro o fai un po’ di moto…
Sarai stato produttivo nel qui e ora e non chiuso in te stesso.
Sarai stato sveglio e attento e avrai fatto fruttare il tuo tempo

Così, quando sei tra la gente e inizi a sentirti solo…
Pensaci un attimo e allontanati dallo smarthphone!
Non hai bisogno di fissare il menu, o la tua lista di amici.
Basta parlare con gli altri, imparando a convivere.

Non sopporto il silenzio di un treno pieno di pendolari presi dai loro cellulari,
dove nessuno parla per paura di sembrare matto.
Stiamo diventando asociali, non ci piace più
impegnarci in una vera conversazione e guardarci negli occhi.

Siamo circondati da bambini, che da quando sono nati,
ci hanno visto vivere come robot, e ora pensano che sia normale.
Probabilmente non sei il miglior padre del mondo,
se non sei in grado di intrattenere tuo figlio senza un iPad…

Quando ero bambino, non stavo mai a casa.
Ero sempre in giro in bicicletta con i miei amici.
Avevo scarpe da ginnastica consumate e ginocchia pieni di graffi,
Costruivamo i nostri rifugi segreti in alto, tra gli alberi.

Adesso i parchi sono così silenziosi da far rabbrividire.
Non vedo bimbi in giro e le altalene sono ferme.
Nessuno salta, nessuno gioca a campana, nessuno recita filastrocche.
Siamo una generazione di idioti, isolati nei loro smartphone.

Quindi alza gli occhi dal telefonino, spegni il display.
Immergiti in ciò che ti circonda, sfrutta al meglio la tua giornata.
Basta un solo vero contatto…
Per farti capire la differenza.

Sii presente nel momento in cui lei ti guarda per la prima volta,
così ricorderai per sempre quel colpo di fulmine.
Quando lei ti prende per mano la prima volta, o per la prima volta ti bacia.
Quando fate il vostro primo litigio e l’ami ancora da morire.

Quando vivi la vita senza perderti in centinaia di parole,
perché ti interessa solo condividerla con la persona che conta.
Quando vendi il tuo computer per comprare un anello
alla ragazza dei tuoi sogni, che ora è diventata reale.

Quando decidete di metter su famiglia, e quando per la prima volta
tieni in braccio tua figlia e ti innamori di nuovo.
Quando non vi fa dormire la notte e tutto ciò che volete è riposare.
Quando è ora di asciugarsi le lacrime perché lei lascia il nido.

Quando poi lei ritorna, con un neonato da cullare,
e quando ti chiama nonno e ti fa sentire davvero vecchio.
Quando ti accorgi di aver vissuto pienamente, solo dando la giusta attenzione alla Vita.
E come sei grato di non averla sprecata, tenendo lo sguardo basso su un qualche cellulare.

Quando tieni la mano di tua moglie, seduto accanto al suo letto,
dicendole quanto la ami e baciandola sulla fronte,
quando lei ti sussurra quietamente, mentre il suo cuore fa un ultimo battito,
quanto sia stata fortunata ad essere fermata da quel ragazzo che si era perso.

Ma nessuno di questi momenti sarebbe mai potuto accadere, non avresti mai potuto viverli
Se sei troppo occupato a guardare in basso, non puoi vedere le opportunità che perdi.

Quindi alza gli occhi dal telefonino, spegni il display.
La nostra esistenza è composta da un numero predefinito di giorni.
Non sprecare la tua vita impigliato nella rete,
perché quando arriva la fine non c’è niente di peggio del rimpianto.

 Anch’io sono colpevole di far parte di questo meccanismo,
il mondo digitale, dove ci si sente ma non ci si vede.
Dove digitiamo invece di parlare, e dove leggiamo invece di chiacchierare.
Dove trascorriamo ore insieme senza mai un contatto visivo.

Quindi non buttarti via in una vita dominata dalla vetrina.
Dai alle persone il tuo amore, non il tuo “mi piace”.
Disconnettiti dal bisogno di essere ascoltato e inquadrato.
Vai nel mondo, e lascia a casa queste distrazioni.

Alza gli occhi dal telefonino.
Spegni il display.
Smetti di vedere questo video.
Vivi la vita davvero.

Grazie di cuore all’Autore, Regista e interprete Gary Turk per questa “romantica” occasione di consapevolezza.

venerdì 2 maggio 2014

La vita è troppo breve per non realizzare i nostri sogni


E' proprio così: "La vita è troppo breve per non realizzare i nostri sogni". E non lo dico in base a vari stereotipi che il destino ci mette davanti come muri indistruttibili, ma in base alla nostra capacità di desiderare, di volere le cose. Siamo aperti ad ogni porta e possiamo saltare quel muro che blocca il nostro cammino. 
Io ne ho molti di sogni e non voglio certamente che rimangano chiusi in un cassetto.
Il monte Fuji
scattata da una mia amica giapponese
 originaria di Tokyo
Fin da piccola, come ho detto in un altro post, ho avuto sempre una fervida immaginazione, che, sembra strano, ma mi ha aiutato a superare molte difficoltà. No non dicevo bugie, solo che quando si è piccoli e frequenti le elementari con amichetti che parlavano della vacanza in famiglia e le domeniche al mare con mamma e papà, e tu sapendo che non hai mai fatto niente di tutto questo, dovevi per forza inventarti un escamotage per sopravivere, e così inventavo di lunghe passeggiate mai fatte e tramonti mai visti. Sarà per questo che amo tanto viaggiare e fotografo ogni istante di quello che sto vivendo: perché non l'ho mai fatto da piccola.
Ma veniamo a noi e parliamo di ciò a cui bramo fermamente: il 
╔══════════ ೋღღೋ ═════════╗
░░(¯`:´¯)
(¯ `•.\|/.•´¯)
 Giappone
╚══════════ ೋღღೋ ═════════╝
Fin da piccola ero affascinata da questa virgola nel mondo, dai tempi di Mademoiselle Anne. Ero piccola, avrei avuto almeno 9 anni quando, curiosa, chiesi a mio fratello informazioni e lui con gioia mi parlò del Giappone, patria dei manga, delle anime e di una cultura culinaria pregiata e salutare. 
E mio desiderio visitare questa terra incantata. Su you tube trovo vari filmati e rimango sempre estasiata dalla bellezza e il folclore che emanano. Loro amano tutto quello che desidero nella mia vita e che gente bigotta non riesce a capire: i manga, le anime, il sushi, gli Hashi, l'Ikeban, i Bento, il dolcissimo Totoro, Hayao Miyazaky  e tutto ciò che è giapponese, tranne terremoti e tsunami 
Essere attratti da una cultura etnica fa sì che il mio bagaglio culturale e personale sia vasto e interessante. Ho letto vari testi e visto vari video di gente che ha avuto un'ottima impressione del Giappone e che poi ne ha divulgato la conoscenza, spero con tutto il cuore che questo mio desiderio si avveri e che non rimanga solo un compianto sogno mai realizzato.
Lux