Nella mitologia Greca Gaia, la Madre Terra, regalò a Zeus ed Hera un albero carico di mele d'oro nel giorno del loro matrimonio. Vigilato da Ladon, il serpente che non dorme mai, l'albero era stato posto nel giardino delle Esperidi, figlie della Stella della Sera. Le Mele d'Oro di quell'albero divennero il centro di tante, famose storie d'amore, tentazione e corruzione, passando dal rapimento di Elena di Troia, fino al racconto della sconfitta e conseguente matrimonio di Atlanta.
E, come si sa, la Storia non cambia : sia che si parli di Adamo, Iduna, delle Esperidi o di Avalon , l'idea che l'uomo ha del paradiso è rappresentata da un giardino in cui abbondano gli alberi da frutto: la loro irresistibile sensualità e la conseguente, calamitata seduzione.
Per quanto ci è dato sapere i nostri antenati sono sempre stati innamorati della frutta : infatti è l'unico alimento – a parte il latte ed il miele – che la natura ci regala quanto è nella sua forma migliore e la mela, in tutto questo, ha una sua storia particolare : è da sempre associata a simboli anche estremi tra loro. Se da una parte la troviamo a simboleggiare l'amore, la bellezza, la fortuna e la salute, il conforto, e la saggezza, dall'altra la troviamo testimone di tentazione, sensualità e sessualità, virilità e fertilità.
Non stupisce, date le connotazioni sessuali, ma anche romantiche, che le mele venissero considerate l'ideale fine pasto : non solo avevano un sapore squisito ed aiutavano la digestione, ma venivano interpretate come potente afrodisiaco che preannunciava i piaceri del dopo pasto. Nessun dubbio quindi riguardo al fatto che le mele venissero considerate il miglior frutto che la terra potesse regalare e per questo assai ricercate: alberi di mele presero sin da allora il posto che gli spettava nei giardini dei potenti e delle personalità di tutto il mondo.
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