lunedì 22 novembre 2010
martedì 16 novembre 2010
Cassetta degli attrezzi
- La storia comincia con la descrizione della situazione iniziale;
- l'eroe (o l'eroina) si allontana da casa per un viaggio, per cercare i mezzi di sostentamento, per adempire ad un incarico, ecc.;
- Inizia una serie di peregrinazioni durante le quali hanno luogo le più svariate avventure;
- L'eroe incontra un'antagonista, rappresentato da una persona "cattiva", che per contrastarlo riccorre all'inganno, alla magia, alla violenza;
- L'eroe cade nel tranelllo preparato dall'antagonista;
- L'eroe si trova nella necessità di superare una prova;
- L'eroe fruisce dell'aiuto di uno o più personaggi, un aiutante o più aiutanti;
- Superato l'ostacolo l'eroe ritorna a casa in una situazione migliore di quella iniziale;
- L'antagonista, il cattivo è punito;
- La vicenda in molte fiabe si conclude con le nozze regali dell'eroe.
I "motivi" sono dei temi ricorenti che fanno parte del mondo fiabesco e danno vita a innumerevoli trame. Tra i motivi più frequenti ricordiamo: la matrigna cattiva, l'animale parlante, tre sorelle o tre fratelli, di cui l'ultimo è buono e gli altri sono malvagi, la casetta nel bosco, gli stivali magici, la bacchetta magica, l'intervento di un personaggio riconoscente, la trasformazione di un essere umano in animale, ecc...
Il linguaggio che viene usato nelle fiabe è usualmente semplice, caratterizzato da frasi e periodi tendenzialmenti brevi, dalla prevalenza della coordinazione sulla subordinazione e dei discordi diretti su quelli indiretti. Il lessico è quotidiano e riflettere esperienze e modi di dire propi del mondo popolare, anche se nelle fiabe raccolte e riscritte da persone di cultura appaiono qua e là parole un pò più ricercate.
Come abbiamo detto, le fiabe sono narrazioni anonimetramandati oralmente da narratori popolari; non sono mancati, però, scrittori, che, attingendo a questo patrimonio, gli hanno dato forma letteraria, arricchendo e variando le versioni originarie. E' il caso di Charles Perrault, dei fratelli Grimm, di Hans Christian Andersen; i quali, affidandole alla scrittura, hanno reso famose le storia di Cappuccetto Rosso, di Biancaneve, di Cenerentola, della Sineretta, e inumerevoli altre.
giovedì 11 novembre 2010
La castagna in acqua cotta prende il nome di ballotta,
Antichi sapori di festa :
Fatele bollire per 30 – 40 minuti. Nell’aria si sprigionerà un aroma particolare, di festa e di gioia. Sarà uno dei primi sapori che annunciano il Natale ormai vicino…
Ricordiamo che non avremo mai sul fornello di casa la fragranza delle caldarroste fatte alla brace del venditore all’angolo della strada, salvo usare il nostro caminetto a legna o di una brace al barbeque.
Procuriamoci delle castagne buone, scegliendole una ad una per accertarci che siano senza alcuna macchia o buco, poi con un coltellino affilato “castriamo” i marroni, intaccando la superficie e praticando un taglio di circa 4 cm di lunghezza fino alla polpa.
Usiamo la padella bucherellata per cuocerle, usando il fornello a gas frapponiamo una piastra di ferro alla padella per non bruciarle. Mettiamo tutte le castagne nella padella e facciamo arrostire a fuoco lento girandole spesso. A cottura avvenuta togliamole dalla padella e mettiamole in un panno caldo.
C’era una volta una povera famiglia di contadini che non riusciva ad avere un bambino. Erano talmente stanchi e disperati che avrebbero accettato di tutto : anche far patto col diavolo. Infatti una notte l’uomo sognò un signore tutto vestito di nero, ma molto elegante che disse : Concederò a tua moglie di avere un bambino, ma la notte che compirà diciott’anni verrò a prenderlo e sarà mio. Al mattino il pover’uomo raccontò tutto alla moglie e con tanta tristezza decisero di accettare.. Passarono gli anni e il bimbo divenne grande: era la consolazione e il bene della famiglia. I due anziani genitori quasi non ricordavano l’accordo, ma l’11 novembre quando il ragazzo doveva compiere proprio i diciott’anni furono presi dalla paura. Fuori era freddo, ululava il vento e c’era tanta neve: si chiusero in casa, sbarrarono tutte le finestre e spensero le candele. Ad un certo punto sentirono bussare alla porta e una voce gentile disse : Vi prego, ho tanto freddo... Fatemi entrare! Sono un povero viandante, non vi disturberò. Loro però non aprirono. Il viandante bussò 3 volte, finchè la terza volta mossi a compassione aprirono e videro entrare un vecchietto magro magro e tutto rattrappito, coperto da un tabarro (mantello) lungo lungo… Si mise vicino al fuoco del caminetto seduto sulla sedia, sorrise, ringraziò dell’ospitalità e cominciò a riposare. Le ore passarono lente lente e giunse mezzanotte… Si sentirono tre colpi fortissimi sul tetto: “Bum…Bum…Bum!!” e dopo uno spaventoso silenzio una voce cupa e cavernosa domandò :
"Chi è?"
I dolori della Madonna
Le undici verginelle
I dodici Apostoli
San Martino aveva appena dodici anni quando, contro la volontà dei suoi genitori, che credevano negli dei di Roma, si fece battezzare e divenne cristiano. La legge romana lo obbligava a entrare nell’ esercito come suo padre, così, malgrado fosse un tipo molto pacifico, dovette diventare soldato. Su di lui si raccontano molte leggende. La più famosa è questa:
Tradizionalmente durante questi giorni si aprono le botti per il primo assaggio del vino novello, che solitamente viene abbinato alle prime castagne.
Detti popolari
L’estate di San Martino, tre giorni e un pocolino.
A San Martino, si veste il grande e il piccino.
Buon San Martino