Molte leggende raccontano che l'abete è uno degli alberi del giardino dell'Eden.
Uno narra che esso è l'albero della Vita le cui foglie si avvizzirono ad aghi quando Eva colse il frutto proibito e non fiorì più fino alla notte in cui nacque Gesù Bambino. Un'altra racconta che Adamo portò un ramoscello dell'albero del Bene e del Male con lui dall'Eden. Questo ramoscello più tardi divenne l'abete che fu usato per l'albero di Natale e per la Santa Croce.
Uno narra che esso è l'albero della Vita le cui foglie si avvizzirono ad aghi quando Eva colse il frutto proibito e non fiorì più fino alla notte in cui nacque Gesù Bambino. Un'altra racconta che Adamo portò un ramoscello dell'albero del Bene e del Male con lui dall'Eden. Questo ramoscello più tardi divenne l'abete che fu usato per l'albero di Natale e per la Santa Croce.
L'origine dell'abete come simbolo natalizio ci è narrata da molte altre antiche storie: la più importante è quella del miracolo compiuto dal Santo Bonifacio, missionario nei dintorni di Geismar nella Germania settentrionale, che notò alcuni pagani adorare una quercia per preparare il sacrificio del piccolo principe Asulf al dio Thor. San bonifacio li fermò ed abbattè la quercia. Appena essa cadde, apparve un'abete: San Bonifacio spiegò allora al popolo che l'abete, sempreverde, era l'albero della vita e che rappresentava Cristo.
Un'altra leggenda racconta di un uomo che in Alsazia, rientrando a casa la notte di Natale vide il meraviglioso spettacolo delle stelle che brillavano attraverso i rami di un abete. Per spiegare alla moglie ciò che aveva visto tagliò un piccolo abete e lo ornò di candeline accese. Nacque così il primo albero di Natale.
L'albero di Natale è una consuetudine dei culti solari che venivano celebrati nelle foreste nordiche d'Europa ed è simbolo dell'assoluto perchè punto d'incontro fra cielo e terra. Per ringraziare la Terra della sua generosità ed in segno di buon auspicio per i successivi raccolti, i contadini appendevano sugli alberi i frutti dei loro raccolti. Dopo gli alberi si arricchirono di frutti colorati, ghirlande e candeline.
La prima ripresa di questa usanza avvenne a Strasburgo in Germania nel 1539, ma solo nel 1800 diventò un'usanza generale. Fabbricanti tedeschi e svizzeri cominciarono a produrre ninnoli di vetro soffiato, successivamente gli americani aggiunsero l'idea delle lampadine. Poi nel 1840 la duchessa di Orleans, imitando l'ambasciatore asburgico, fece addobbare un enorme albero nel giardino di Tuilleries e la moda dilagò tra tutte le corte europee.
Oggi quella dell'albero di Natale è, con il presepe, una delle più diffuse tradizioni natalizie. Palline, fiocchi colorati di tessuto, festoni, fili perlati, miniluci elettriche, decorazioni in pasta di sale e marzapane, frutta secca, arance e piccoli personaggi (Babbo Natale, angeli, renne e così via) addobbano l'abete, sotto il quale è usanza porre i regali.
L'albero di Natale più grande del mondo è quello di Gubbio, un collage di corpi luminosi disseminati lungo le pendici del monte Iginon che ha vinto il Guinnes dei primati nel 1991.
L'albero di Natale è una consuetudine dei culti solari che venivano celebrati nelle foreste nordiche d'Europa ed è simbolo dell'assoluto perchè punto d'incontro fra cielo e terra. Per ringraziare la Terra della sua generosità ed in segno di buon auspicio per i successivi raccolti, i contadini appendevano sugli alberi i frutti dei loro raccolti. Dopo gli alberi si arricchirono di frutti colorati, ghirlande e candeline.
La prima ripresa di questa usanza avvenne a Strasburgo in Germania nel 1539, ma solo nel 1800 diventò un'usanza generale. Fabbricanti tedeschi e svizzeri cominciarono a produrre ninnoli di vetro soffiato, successivamente gli americani aggiunsero l'idea delle lampadine. Poi nel 1840 la duchessa di Orleans, imitando l'ambasciatore asburgico, fece addobbare un enorme albero nel giardino di Tuilleries e la moda dilagò tra tutte le corte europee.
Oggi quella dell'albero di Natale è, con il presepe, una delle più diffuse tradizioni natalizie. Palline, fiocchi colorati di tessuto, festoni, fili perlati, miniluci elettriche, decorazioni in pasta di sale e marzapane, frutta secca, arance e piccoli personaggi (Babbo Natale, angeli, renne e così via) addobbano l'abete, sotto il quale è usanza porre i regali.
L'albero di Natale più grande del mondo è quello di Gubbio, un collage di corpi luminosi disseminati lungo le pendici del monte Iginon che ha vinto il Guinnes dei primati nel 1991.
Nessun commento:
Posta un commento