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sabato 22 novembre 2014

Fate spazio


Natale.

Devo fare spazio nell'anima.
Questo lo so. 
Perché ci sono un sacco di cianfrusaglie d'importanza relativa.
 E ansia. 
E confusione. 
Mi salva solo una cosa: il mio bisogno. 
Il desiderio. La mia voglia di vita. 
La sensazione che nulla sia abbastanza. 
Per questo l'ipotesi che quel bambino possa darmi la luce e la speranza di cui ho bisogno. 
E qualcosa di ragionevole certo, perché per Grazia di Dio, so di che sto parlando: quella luce mi ha già scaldato e liberato da ogni orpello. 
Buon Natale a tutti e, sentite a me, credeteci perché qualcosa può succedere se fate spazio (...).

venerdì 10 ottobre 2014

C'è una mela per tutti



L'autunno è maturo per il raccolto... per così dire... Ritorna con le prime gelate e la  caduta delle foglie che segnala il momento migliore per raccogliere le mele. Quelle notti fredde aiutano ad addolcire i raccolti di mele locali. E tutti noi abbiamo i nostri preferiti, con circa settemila varietà in tutto il mondo. Insomma: c'è una mela per tutti, La mia è la Stark!
Volevo fare un benvenuto al cadere delle delizia di mele, niente di speciale, e sì, volevo anche che la casa profumasse di grandi  mele cotte in forno, magari con cannella per aiutare il loro aroma naturale. Allora perché non cuocere? Manterrà la casa piena di calore e profumi meravigliosi.
Una torta di mele semplice non sembrava interessante, ma ha un buon sapore, così ho deciso di abbinarlo con una tazza di tè caldo, magari sorseggiato di fronte la finestra, e ammirare le foglie che vengono accarezzate dal vento. Come si può andare male con un tale classico realizzato per il paradiso? Semplice, ma una combinazione perfetta per sollevarsi dal tempo freddo che si sta facendo avanti e dare un morso all'inverno come nelle mele...



 

mercoledì 1 ottobre 2014

Ottobre

Per me stessa e per tutte le donne:
Prometto di credere in me stessa e valorizzarmi come una persona unica e speciale.
Prometto di amarmi senza coprirmi di critiche, se non assomiglio alla donna ideale del mio immaginario.
Prometto di non barattare una vita appassionata e creativa per una vita sicura ma in anestesia.
Prometto di amare, senza però farmi tagliare a fette, senza farmi infilare coltelli affilati nell'anima.
Prometto di piangere quando serve, senza però affogare nelle mie lacrime.
Prometto che smetterò di giustificarmi per ogni cosa che faccio, sentendomi sempre insicura delle mie scelte.
Prometto di spalancare le braccia al piacere, senza pensare che non me lo merito.
Prometto di non farmi spezzare la schiena dei sensi di colpa, se non sono sempre utile a tutti e tutto.
Prometto di far sentire le mie ragioni, senza cadere nelle trappole che mi spezzano le gambe.
Prometto di interessarmi a un uomo senza però aspettare disperata di fronte al telefono la sua chiamata.
Prometto di non usare più contro me stessa le parole come un rasoio, riempiendomi di tagli, senza ricordare che sotto quella pelle c'è una persona che merita amore.
Prometto di guardare le mie cicatrici come segni di una vita vissuta, senza piangere lacrime di autocommiserazione.
Prometto che non farò dipendere il mio valore solo da come mi guarda l'altro, senza considerare che c'è un insieme di aspetti dentro di me, non solo uno di quel momento.
Prometto di ridere, scherzare, gioire buttando nel cassonetto della spazzatura le facce tristi e grigie.
Prometto di sentire il mio pulsare creativo, senza lasciare che la vita di tutti giorni mi renda fredda e automatica.
Prometto che smetterò di fare l'arbitro implacabile di me stessa, facendomi perdere sempre, senza considerare che ho anche delle qualità.
Prometto di non abbandonare la mia natura istintuale, intuitiva e calda per trasformarmi in un automa senza vita.
Prometto di smettere di farmi cambiare dagli uomini, o di cambiare per tenermeli stretti, senza considerare che potrei essere interessante anche così come sono.
Prometto di nutrire il mio terreno interiore ogni giorno, senza lasciarlo diventare una terra arida, dove non cresce più niente.
Prometto di correre libera, fedele alla mia profonda natura.
Prometto di ascoltare la voce del femminile e di cantare insieme una canzone.
Prometto di essere la donna che voglio essere, per vivere intensamente la vita.
Prometto di vivere sempre accanto la mia anima… perché con il suo aiuto potrò mantenere tutte queste promesse…
S. Oberhammer

giovedì 25 settembre 2014

...ho contato i miei anni...



"Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da ora in avanti, rispetto a quanto ho vissuto finora…
Mi sento come quel bimbo cui regalano un sacchetto di caramelle: le prime le mangia felice e in fretta, ma, quando si accorge che gliene rimangono poche, comincia a gustarle profondamente.
Non ho tempo per riunioni interminabili, in cui si discutono statuti, leggi, procedimenti e regolamenti interni, sapendo che alla fine non si concluderà nulla.
Non ho tempo per sopportare persone assurde che, oltre che per l’età anagrafica, non sono cresciute per nessun altro aspetto.
Non ho tempo, da perdere per sciocchezze.
Non voglio partecipare a riunioni in cui sfilano solo “ego” gonfiati.
Ora non sopporto i manipolatori, gli arrivisti, né gli approfittatori.
Mi disturbano gli invidiosi, che cercano di discreditare i più capaci, per appropriarsi del loro talento e dei loro risultati.
Detesto, se ne sono testimone, gli effetti che genera la lotta per un incarico importante.

Le persone non discutono sui contenuti, ma solo sui titoli…
Ho poco tempo per discutere di beni materiali o posizioni sociali.

Amo l’essenziale, perché la mia anima ora ha fretta…
E con così poche caramelle nel sacchetto…
Adesso, così solo, voglio vivere tra gli esseri umani, molto sensibili.
Gente che sappia amare e burlarsi dell’ingenuo e dei suoi errori.
Gente molto sicura di se stessa , che non si vanti dei suoi lussi e delle sue ricchezze.
Gente che non si consideri eletta anzitempo.
Gente che non sfugga alle sue responsabilità.
Gente molto sincera che difenda la dignità umana.
Con gente che desideri solo vivere con onestà e rettitudine.
Perché solo l’essenziale è ciò che fa sì che la vita valga la pena viverla.
Voglio circondarmi di gente che sappia arrivare al cuore delle altre persone …
Gente cui i duri colpi della vita, abbiano insegnato a crescere con dolci carezze nell'anima.
Sì… ho fretta… per vivere con l’intensità che niente più che la maturità ci può dare.
Non intendo sprecare neanche una sola caramella di quelle che ora mi restano nel sacchetto.
Sono sicuro che queste caramelle saranno più squisite di quelle che ho mangiato finora.
Il mio obiettivo, alla fine, è andar via soddisfatto e in pace con i miei cari e con la mia coscienza.”

Mario de Andrade - poeta, novellista e saggista brasiliano

martedì 23 settembre 2014

...e poi arriva l'autunno

 
E poi arriva l’autunno, con la nebbia che copre le cose, dopo l’estate e il sole alto nel cielo.
E poi arriva l’autunno con il suo incedere calzante delle ore di luce, i colori che mutano, la natura che risponde ad un richiamo. Mi ricorda che ogni cosa ha il suo tempo, c’è il tempo delle risate, e il tempo della meditazione, c’è il tempo dell’entusiasmo e il tempo della chiusura in se stessi. La natura ci insegna un respiro primordiale, inspirare, espirare… inspirare, espirare. Ogni momento senza fretta, è parte della crescita, è parte necessaria della vita. Le stagioni mi comunicano un ritmo, inspirare, espirare, e se per un attimo mi abbandono a questo nuovo tempo, posso sentire le mie membra rilassarsi… seguire il flusso.
E ora che è autunno, espiro… lungamente… per prepararmi ad un nuovo inspiro. Posso sentire la vita, la natura, le cose.
 Stephen Littleword

Hello, Autunno


domenica 21 settembre 2014

Buon Autunno ♥♥♥


 
Fra pochi giorni assisterò a questo miracolo della natura e come ogni anno starò lì, immobile, con una tazza di apple tèa in mano, a sognare ancora, a pregare che quel momento non finisca mai. Riempirò i miei occhi di pace e la mia anima si ristorerà. E' questo quello che mi aspetto da questo autunno: pace.
Mi piacerebbe che il mondo cambiasse, che la gente non pensasse solo al proprio ego, ma si soffermasse alle piccole cose che danno quiete all'anima... una tazza di apple tèa in mezzo alla natura, mentre il cielo si trasforma e vediamo cadere le foglie ingiallite dalla stagione... foglie che vediamo e consideriamo come desideri... è questo quello che dovrebbe sperare la gente: un nuovo cambiamento, una buona caduta per rialzarsi ancora più forti.... una tazza di apple tèa fra le mani...

lunedì 15 settembre 2014

Autunno... mio adorato

Mio adorato autunno,
dovrei farti delle domande per viverti a pieno?
Vorrei che la mia vita fosse sempre così!

Mentre cadono le foglie...



Nuove aspettative, nuovi desideri mi attendono per questo autunno. Un autunno carico di tutti i carismi. Delle foglie ingiallite. Delle foglie che cadono. Del tè caldo quando viene pomeriggio e il cielo comincia ad imbrunirsi. Tutto ciò che volevo. Tutto ciò che mi aspettavo da questa mia adorata stagione. Le delusioni e le incomprensioni riescono a svanire del tutto quando riesco a fare una passeggiata in bicicletta, fra gli alberi in un bosco, con la loro metamorfosi che ogni anno affascina chi, come me, è curioso e entusiasta di questo miracolo.
Amo l'autunno e ne farei una festa ogni giorno.
 

giovedì 4 settembre 2014

Aspettando l'autunno

 
Ieri, mentre percorrevo in macchina una stradina di campagna, ritornando da commissioni, è apparso il mio miglior amico: l'arcobaleno. Che felicità! Che sorpresa! Vederlo lì come lo disegnano nei fumetti, nei cartoni animati... e come lo immagino nei miei sogni. Sembra quasi una pittura del cielo, un fascio di luce di pochi colori che cade e ti dice: "Eccomi sono qua. Spera ancora".
L'autunno che aspetto è proprio questo: una stagione per sperare, per ricominciare, per non cadere più vittima della depressione, del pianto e lo sconforto.
Sarà questa la meta che voglio?
Vedrò col tempo che la vita mi riserverà ancora sorprese, ma ho poco da stupirmi. Penso di avermele fatte già tante e non posso stare sempre a bocca aperta, stupita di ciò che mi accade attorno.
Aspetto l'autunno si! E quando molti non la desiderano, o gli passa inosservata, io sfrutto questi quattro mesi come momento di riflessione, per ricominciare, per risollevarvi... per sperare in nuovi obbiettivi e mete.
Mi aspetto tanto da questo clima ballerino, perché so che mi fa star bene.
Mi ricorda tanto una citazione di Oscar Wilde: "Siamo tutti nati nel fango, ma alcuni di noi guardano le stelle".
 
✿¸.·´¯)✿¸.·´¯)✿¸.·´¯) Buona riflessione a tutti!

 

martedì 2 settembre 2014

Benedetto autunno...

 
 
Una leggera brezza, stamane, mi ha accarezzato  il volto.
E’ settembre che mi ha dato il benvenuto!
Il vento, lieto di soffiare ancora, si è presentato in questa prima mattinata   ad annunciare l’autunno, stagione che adoro, amo, venero.
Penso che mi piaccia così tanto che delle volte vivo il resto dell’anno aspettando questo miracolo che dura quattro mesi,  e che  poi annuncia la venuta del Natale, la  mia festa preferita.
Mentre mi recavo a lavoro ero attenta al panorama, ai paesaggi grigi, alle nuvole, alle foglie sperando di vedere qualche mutazione.  Questo è il miracolo che attendo: vedere foglie travestirsi di rosso, marrone, beige che la natura  ci  regala così, in un palmo di mano, tramite un soffio leggero che va, e arricchisce i nostri occhi. Mi dà armonia. Mi regala ricchezza. Mi dona felicità l’autunno.... ed io lo benedico!
.

lunedì 1 settembre 2014

Buon Settembre

 
Alcune cose le so. So di cosa essere grata. So cosa spesso mi dà fastidio e cosa vorrei per il mondo. So di non sapere bene cosa vorrei per me, ma so chi può rendermi felice. Dirvi il tutto sarebbe una tentazione, ma la posso superare. C'è da dire che avervi compagni di viaggio non è così male, voi, gente diversa di cui leggo frequentemente i pensieri. Auguro a me e a voi serenità, costanza e forza per la grande lotta. Grande la lotta e grandi voi, lottatori quotidiani.
Buon settembre.
Antonella Albano

lunedì 25 agosto 2014

❤ ❤ ❤ Be Up Different Make Up Italia a Grottaglie ❤ ❤ ❤


Gradita sorpresa stamane mentre andavo da mamma a farle visita: 
BE UP - Different Make Up Italia
ha aperto anche a Grottaglie.
 
Un grande traguardo raggiunto con studio e sacrificio da una donna piena di talento e soprattutto Grottagliese.
(Questi caratteri in grassetto sono dedicati a persone ciniche del nord che, sfortunatamente ho conosciuto, per sfatare luoghi comuni sgraditi, che vivono con l'idea che la gente del sud è capace solo a far niente!).
Ebbene, ho da deludere un bel po’ di persone fra la mia cerchia di amicizie, perché sto per parlarvi di una donna spettacolare, cresciuta fra i vicoli del centro storico di Grottaglie che con studio e passione si è dedicata al make-up.
Maria Vestita, Make-up Artist
Vi presento Maria Vestita, l’imprenditrice di questo favoloso negozio  di make-up, dove, oltre a vendere prodotti Be Up, è anche fornitrice di Neve Cosmetics, Mua e altro…
Felicissima per questo grandissimo passo avanti in un paesino come Grottaglie, svalutata e denigrata, ma ancora più orgogliosa per una donna che si è fatta da sé e conosce sacrifici e gratitudine dagli sviluppi del suo lavoro.
Tutte noi donne siamo vanitose e amiamo curarci, non possiamo negarlo. Siamo nate per essere belle, non possiamo farne a meno e quindi è meglio farci consigliare da Maria che è una make-up artist  con anni di esperienza, che fra i personaggi famosi ha truccato anche Gabriel Garko.
Maria Vestita con Gabriel Garko

La mia prima impressione del negozio sono state di entusiasmo e stupore, perchè avendo già visitato il Douglas di Lecco, Sephora a Verona e a Roma Mac, iStyle, Channel, Tiffani & Co. e piccole profumerie ben fornite, più altre in giro per i miei viaggi, sono rimasta soddisfatta della varietà di prodotti che ho sempre visto in altri centri, soprattutto per il favoloso marchio Neve Cosmetics di cui sono innamorata delle sue palette "Acobaleni", in particolar modo  "Intensissimi", con i colori dell'arcobaleno, che adoro, e confesso che ne faccio un uso giornaliero, perchè penso che il make-up sia personale, adatto sia all'outfit che si indossa ma anche allo stato d'animo. Adatto per sconfiggere quelle giornate perse nelle ingiustizie della vita, fatto per ravvivare le perdite di una donna delusa e disegnarle il sorriso nuovamente, ogni volta che si sbiadisce.
Questo cerco nel make-up: una personale interpretazione di colori, di un arcobaleno indellebile sul mio volto per non arrendermi, per combattere, per sognare e credere che aldilà del fascio colorato ci sia un sogno da realizzare.
Care donne,
abbiamo bisogno di dosi giornaliere di autostima, trucco e paillettes... tante volte fanno il loro lavoro… e lo fanno bene. Quindi andiamo a visitare BE UP Different Make-Up Italia a Grottaglie in via delle Torri, 27.
Io ci andrò a fare i miei buoni acquisti... e spero anche voi!


mercoledì 2 luglio 2014

༺Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒღ༻,¤°´”` °•.¸O¸.•°´’`°¤,¸¯`*•.¸,¤°´”`°¤,¸.•*´¯)༺Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒღ Lista dei desideri ༺Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒღ༻,¤°´”` °•.¸O¸.•°´’`°¤,¸¯`*•.¸,¤°´”`°¤,¸.•*´¯)༺Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒღ ...e dire che mancano ancora quattro mesi e più a Natale! ✰* ★

*´¨) ✾◕ ‿ ◕✾
¸.•´¸.•*´¨) ¸.•*¨)
(¸.•´ (¸.•` ¤   LUGLIO    ✾◕ ‿ ◕✾
 

Vorrei cento giorni a mia disposizione. So che sembra assurdo dopo il lungo periodo di assenza. ma questa volta lo vorrei diverso. Lo vorrei bello. Con tutte le cose che mi piacerebbe fare e che sogno da tempo. Tutti per me, per poter fare quello che non ho fatto fin'ora. Mi sono dedicata sempre a ciò che era primario nella vita (lavoro, doveri, tasse, rispetto, ecc...), ora ho bisogno di cento giorni per fare cento cose. Per riempire la mia vita, per non arrendermi, per sognare, per continuare... Forse ho solo bisogno di un ANTIBIOTICO per combattere la tristezza, la delusione, l'illusione, la gente, il mondo, la vita, Dio e Goldrake con le lame rotanti. づ。◕‿‿◕。)づ
                                                                           (。. ´∀`)ノ
                                             
 ‧ ⋱ ⋱ ⋮ ⋰ ⋰
‧ ‧ ‧ ‧ ⋱ ◯ ⋰
~⁀~ ⁀~⁀~⁀~⁀~⁀~ Forse perché è arrivato luglio ed ho bisogno di spensieratezza e di dedicare ogni singolo momento a me stessa! Non voglio essere egoista voglio solo trovare un modo per continuare ad essere felice.


Lista delle cose che farei:
- Andrei ad Istanbul;
- Mangerei Ostriche un giorno si e un giorno no;
- Vedrei tutti i telefilm che non ho visto fin'ora;
- Berrei solo birra al limone;
- Visiterei la fabbrica di cioccolato;
- Andrei a dormire sotto l'aurora a Rovaniemi, città di Babbo Natale;
- Calpesterei l'erba di Central Park a New York;
- Andrei a visitare la casa delle Streghe a San Francisco;
- Passeggerei fra i vicoli della zona presidenziale di Wisteria Lane;
- Farei la famosa foto con la Tour Eiffel alle mie spalle;
- Pescherei in Canada;
- Visiterei ogni virgola del Giappone;
- Guarderei qualcosa di maestoso (tipo: Gran Canyon, Everest, il deserto, ...);
- Vestirei di stracci, ma sarei felice;
- Riderei fino alle lacrime...
- E più me ne vengono più ne metto!

Ma basteranno 100 giorni?

sabato 21 giugno 2014

Estate


Rientra l'estate nelle nostre vite, anche se le aspettative non sono delle migliori perché fuori piove. Potremmo chiamarli "temporali estivi", ma qual'è la vera definizione per descrivere l'anima?
Poeti e scrittori gli hanno dedicato scritti, poemi e saggi e c'è da dire tanto su questa estasiante calura che comincia dalla mattina presto per poi ricevere un po' di refrigerio la sera. E intanto dentro di noi si insediano demoni come pessimismo e abbattimento, perché nell'era che viviamo adesso l'estate bella piena di sole e mare è passata. E' passata l'epoca della felicità e della spensieratezza perché la crisi ha abbattuto anche questo spiraglio di speranza e ci fa tutti più cattivi ed egoisti.
Ma qual'è l'istinto o la forza che ci porta a migliorarci ogni volta , ogni giorno?
Vivo una condizione di estrema tristezza quando l'aspettarsi delle stagioni non rendono l'immagine degli standard che devono essere. Dio ci ricorda che il sole è l'estate, allora cosa c'entrano le nubi e gli acquazzoni? Ci si sente soli in una notte buia ma cosa ci aspettiamo realmente dalla vita? 
L'estate dovrebbe essere la stagione delle risposte invece continuiamo a farci domande... Continuiamo ad aspettare persone o cose che non arriveranno mai... continuiamo ad aspettare una pacca sulla spalla che sappiamo benissimo non arriverà.
Poi all'improvviso ciò che desideriamo arriva ed è lì che ci accorgiamo dell'importanza delle cose e del valore che ne diamo. Arriva come un'onda improvvisa e ci rialza, ci solleva e ci fa vedere le cose sotto un altro aspetto.

martedì 17 giugno 2014

Rita Levi-Montalcini. Il mio ideale di donna

Un vecchio post iniziato dopo la festa delle donne per celebrare una donna per me speciale. Non importa se lo posto con tutte le imperfezioni di quando lo scrissi, ma ho voglia di parlarvene per darne visione e elogi ad una  piccola, ma grande esempio di vita. 

(¯`•´¯)*•❀•*…•..*•❀•*
…•..*•❀•
                                                                           
Rita Levi-Montalcini

✰        22 Aprile 1909

+ 30 Dicembre 2012

                      9 marzo 2014
Salve a tutti,
oggi voglio parlarvi di una donna, sì  una donna speciale. Voglio  dedicarle un post in questa domenica di vento e di tempesta.
Presa dai postumi dell'8 marzo voglio farvi conoscere Rita Levi-Montalcini, ma non come una ricerca scolastica o come una  consultazione su Wikipedia, ma come l'ho  incontrata  io, con occhi di sconosciuta ammirata, tramite interviste e fatti letti nel web, unica fonte che posseggo per documentarmi.
Inizio a scrivere il perché di questa scelta. 
Non ho mai avuto la fortuna di conoscere Rita Levi-Montalcini, ma ho ammirato la sua opera da sempre. Da piccola ne parlavano i miei fratelli. Da adolescente ne ho studiato la  scoperta. Da grande ne ho ammirato la potenza.
Dalla statura minuta e fragile, con i suoi occhi piccoli ed espressivi, con i suoi vestiti dal gusto antiquato, si mostrava una donna felice di fare quello che faceva. Fino alla fine ha portato alla gloria la sua missione e il suo desiderio di ricerca per appagare la sua curiosità. Forse è questo che mi accomuna a questa donna: la Curiosità. La curiosità di sapere, di soddisfare la mia sete di conoscenza e far disvelare i perché delle cose e di quello che accade.
In una delle sue ultime interviste, a "Che tempo che fa" di Fabio Fazio, ha dichiarato che "Il '900 è l'anno della grande fiducia nella scienza (...). " Considerazione che condivido a pieno per la grande rivoluzione tecnologica e industriale che il mondo è stato testimone.  Con le nuove risorse tecnologiche l’industria e l’economia si sono evolute in poco tempo, un fatto che non sempre è stato positivo nel corso della storia.  Purtroppo, la mia eroina, ha vissuto in un epoca di mentalità antiquate. Essendo nata nel 1909 è stata testimone delle due guerre mondiali. Guerre che, oltre a portare distruzione e depressione, ha portato un filo di pensiero corrotto e violento: le leggi razziali. A queste leggi lei era più forte del pensiero in corso e sorrideva quando riceveva calunnie perché aveva una sua teoria, detta da lei Stupida: “L’uomo non nasce autore del male, ma diventa autore del male perché gregario”(…). 
Gioì quando vide la prima donna bigliettaia perché capì che il mondo stava cambiando in meglio dando un posto in società alla donna, non considerandola inferiore. Tradusse questa sua euforia in modo positivo pensando che finalmente i suoi studi possono essere capiti anche da altri senza l’appellativo di donna.
 “L’uomo è un fossile che porta il ricordo del passato” (…).
Quest’espressione mi colpì particolarmente perché in qualche modo ha saputo scrutare fra le nubi del mio animo e accettare la realtà delle cose che mi accadevano in quel momento.
 Ma non è di questo che voglio parlarvi. Voglio invece sottolineare a cosa si basava la sua vita. In molte interviste ha raccontato la sua storia e diventava sempre più frequente la domanda: “Perché non vi siete mai sposata?”. Un episodio che gli ha colpito profondamente fu a l'età di 5 o 6 anni, quando lei, entusiasta di una passeggiata domenicale con il padre, sfoggiava un grazioso  cappellino, a suo padre non piacque e glielo tolse con prepotenza. Fin dalla tenera età ha capito che mai un altro uomo avrebbe usato prepotenza contro di lei: “Non mi sposerò e non avrò figli perché nessun uomo mi debba comandare”(…).
Negli anni duri della seconda guerra mondiale si rifugiò in un piccolo appartamentino di Torino, si costruì un laboratorio di ricerca nella sua camera da letto e andava in giro per le colline a cercare uova. Una falsità smentita da lei stessa a Che tempo che fa di Fabio Fazio per invogliare i giovani a seguire le orme della ricerca. Sorridendo raccontava che con l’albume e un ago da cucito si inoltrava nelle scoperte dell’embrione e con il tuorlo ci faceva la frittata, ricordando il fratello  a cui non piaceva la pietanza.
Sempre umile, sempre grata alla vita di averle regalato un secolo di cui godeva magnificamente, tanto lucida da portare un messaggio hai giovani: “ La morte non conta niente. E’ necessaria, ma quello che conta è il messaggio che una persona tramanda(…)”. Positiva al testamento biologico, dichiarava che bisognava decidere per la propria vita e non per quella degli altri.

La sera della telefonata del premio nobel per la medicina lei leggeva un giallo di Aghata Cristie: Chi era l’assassino?

martedì 20 maggio 2014

Consapevolezza sui Social Network


Ho 422 amici, ma sono ancora solo.
Parlo con loro ogni giorno, eppure nessuno di loro mi conosce davvero.

Il problema che ho sta nella distanza che c’è
tra guardarli negli occhi o leggerli come un nome sullo schermo.
Ho fatto un passo indietro e aperto gli occhi.
Mi sono guardato intorno e ho realizzato
che i Media che noi chiamiamo “Social”, sono tutto tranne che “Sociali”
perché quando apriamo i nostri computer, in realtà stiamo chiudendo le nostre porte.

Tutta la tecnologia che abbiamo oggi è soltanto un’illusione.
La compagnia delle Comunità online ti dà la sensazione di far parte di qualcosa.
Ma quando ti disconnetti da questi strumenti di delusione,
ti risvegli e realizzi che viviamo in un mondo di confusione.

Un mondo in cui siamo tutti schiavi della tecnologia che abbiamo creato,
dove l’informazione viene venduta da qualche ricco avido bastardo.
Un mondo pieno di egoismo, narcisismo, auto-promozione,
dove tutti condividiamo i nostri “pezzi migliori”, ma non le emozioni.

Ci sentiamo dei gran fighi quando condividiamo in rete un’esperienza…
Ma è davvero lo stesso se non c’è nessuno lì con noi?
Sii disponibile per i tuoi amici e loro lo saranno per te.
Ma nessuno lo sarà se ti limiti a messaggi di gruppo.

Pubblichiamo ed esageriamo, bramando adulazione e riconoscimento.
Facciamo finta di non vedere l’isolamento sociale in cui siamo.
Mettiamo le parole in vetrina mentre spegniamo le nostre vite opache,
non sapendo nemmeno se qualcuno è connesso per vederle!

Lasciatemi chiarire una cosa: stare da soli non è un problema.
Se leggi un libro, dipingi un quadro o fai un po’ di moto…
Sarai stato produttivo nel qui e ora e non chiuso in te stesso.
Sarai stato sveglio e attento e avrai fatto fruttare il tuo tempo

Così, quando sei tra la gente e inizi a sentirti solo…
Pensaci un attimo e allontanati dallo smarthphone!
Non hai bisogno di fissare il menu, o la tua lista di amici.
Basta parlare con gli altri, imparando a convivere.

Non sopporto il silenzio di un treno pieno di pendolari presi dai loro cellulari,
dove nessuno parla per paura di sembrare matto.
Stiamo diventando asociali, non ci piace più
impegnarci in una vera conversazione e guardarci negli occhi.

Siamo circondati da bambini, che da quando sono nati,
ci hanno visto vivere come robot, e ora pensano che sia normale.
Probabilmente non sei il miglior padre del mondo,
se non sei in grado di intrattenere tuo figlio senza un iPad…

Quando ero bambino, non stavo mai a casa.
Ero sempre in giro in bicicletta con i miei amici.
Avevo scarpe da ginnastica consumate e ginocchia pieni di graffi,
Costruivamo i nostri rifugi segreti in alto, tra gli alberi.

Adesso i parchi sono così silenziosi da far rabbrividire.
Non vedo bimbi in giro e le altalene sono ferme.
Nessuno salta, nessuno gioca a campana, nessuno recita filastrocche.
Siamo una generazione di idioti, isolati nei loro smartphone.

Quindi alza gli occhi dal telefonino, spegni il display.
Immergiti in ciò che ti circonda, sfrutta al meglio la tua giornata.
Basta un solo vero contatto…
Per farti capire la differenza.

Sii presente nel momento in cui lei ti guarda per la prima volta,
così ricorderai per sempre quel colpo di fulmine.
Quando lei ti prende per mano la prima volta, o per la prima volta ti bacia.
Quando fate il vostro primo litigio e l’ami ancora da morire.

Quando vivi la vita senza perderti in centinaia di parole,
perché ti interessa solo condividerla con la persona che conta.
Quando vendi il tuo computer per comprare un anello
alla ragazza dei tuoi sogni, che ora è diventata reale.

Quando decidete di metter su famiglia, e quando per la prima volta
tieni in braccio tua figlia e ti innamori di nuovo.
Quando non vi fa dormire la notte e tutto ciò che volete è riposare.
Quando è ora di asciugarsi le lacrime perché lei lascia il nido.

Quando poi lei ritorna, con un neonato da cullare,
e quando ti chiama nonno e ti fa sentire davvero vecchio.
Quando ti accorgi di aver vissuto pienamente, solo dando la giusta attenzione alla Vita.
E come sei grato di non averla sprecata, tenendo lo sguardo basso su un qualche cellulare.

Quando tieni la mano di tua moglie, seduto accanto al suo letto,
dicendole quanto la ami e baciandola sulla fronte,
quando lei ti sussurra quietamente, mentre il suo cuore fa un ultimo battito,
quanto sia stata fortunata ad essere fermata da quel ragazzo che si era perso.

Ma nessuno di questi momenti sarebbe mai potuto accadere, non avresti mai potuto viverli
Se sei troppo occupato a guardare in basso, non puoi vedere le opportunità che perdi.

Quindi alza gli occhi dal telefonino, spegni il display.
La nostra esistenza è composta da un numero predefinito di giorni.
Non sprecare la tua vita impigliato nella rete,
perché quando arriva la fine non c’è niente di peggio del rimpianto.

 Anch’io sono colpevole di far parte di questo meccanismo,
il mondo digitale, dove ci si sente ma non ci si vede.
Dove digitiamo invece di parlare, e dove leggiamo invece di chiacchierare.
Dove trascorriamo ore insieme senza mai un contatto visivo.

Quindi non buttarti via in una vita dominata dalla vetrina.
Dai alle persone il tuo amore, non il tuo “mi piace”.
Disconnettiti dal bisogno di essere ascoltato e inquadrato.
Vai nel mondo, e lascia a casa queste distrazioni.

Alza gli occhi dal telefonino.
Spegni il display.
Smetti di vedere questo video.
Vivi la vita davvero.

Grazie di cuore all’Autore, Regista e interprete Gary Turk per questa “romantica” occasione di consapevolezza.

venerdì 2 maggio 2014

La vita è troppo breve per non realizzare i nostri sogni


E' proprio così: "La vita è troppo breve per non realizzare i nostri sogni". E non lo dico in base a vari stereotipi che il destino ci mette davanti come muri indistruttibili, ma in base alla nostra capacità di desiderare, di volere le cose. Siamo aperti ad ogni porta e possiamo saltare quel muro che blocca il nostro cammino. 
Io ne ho molti di sogni e non voglio certamente che rimangano chiusi in un cassetto.
Il monte Fuji
scattata da una mia amica giapponese
 originaria di Tokyo
Fin da piccola, come ho detto in un altro post, ho avuto sempre una fervida immaginazione, che, sembra strano, ma mi ha aiutato a superare molte difficoltà. No non dicevo bugie, solo che quando si è piccoli e frequenti le elementari con amichetti che parlavano della vacanza in famiglia e le domeniche al mare con mamma e papà, e tu sapendo che non hai mai fatto niente di tutto questo, dovevi per forza inventarti un escamotage per sopravivere, e così inventavo di lunghe passeggiate mai fatte e tramonti mai visti. Sarà per questo che amo tanto viaggiare e fotografo ogni istante di quello che sto vivendo: perché non l'ho mai fatto da piccola.
Ma veniamo a noi e parliamo di ciò a cui bramo fermamente: il 
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(¯ `•.\|/.•´¯)
 Giappone
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Fin da piccola ero affascinata da questa virgola nel mondo, dai tempi di Mademoiselle Anne. Ero piccola, avrei avuto almeno 9 anni quando, curiosa, chiesi a mio fratello informazioni e lui con gioia mi parlò del Giappone, patria dei manga, delle anime e di una cultura culinaria pregiata e salutare. 
E mio desiderio visitare questa terra incantata. Su you tube trovo vari filmati e rimango sempre estasiata dalla bellezza e il folclore che emanano. Loro amano tutto quello che desidero nella mia vita e che gente bigotta non riesce a capire: i manga, le anime, il sushi, gli Hashi, l'Ikeban, i Bento, il dolcissimo Totoro, Hayao Miyazaky  e tutto ciò che è giapponese, tranne terremoti e tsunami 
Essere attratti da una cultura etnica fa sì che il mio bagaglio culturale e personale sia vasto e interessante. Ho letto vari testi e visto vari video di gente che ha avuto un'ottima impressione del Giappone e che poi ne ha divulgato la conoscenza, spero con tutto il cuore che questo mio desiderio si avveri e che non rimanga solo un compianto sogno mai realizzato.
Lux

sabato 26 aprile 2014

Quando fuori piove ed è primavera

 
Giornata primaverile?
Fuori piove e colgo l'occasione per scrivere e aggiornare il mio blog.
E da tanto che non lo faccio.
Saranno i pensieri, la noia e le preoccupazioni che mi hanno fermata tutto questo tempo. Ma fuori piove e noto che oggi, anche se è sabato, è perfetto per starsene a casa a guardarsi un bel film, oppure un ottimo telefilm, ultimamente sono la mia passione.
Sono giorni che il cielo ci dona queste giornate, giornate da passare in casa, coccolarsi nella vasca da bagno con i sali, o sul divano con stuzzichini, telecomando e copertina preferita.
Io dopo mesi di rinunce ho preferito il modo più dolce per farlo: preparandomi degli ottimi pancake alla panna guarnito di fragole.
 
Ingredienti per 6 pancake:
1 uovo;
1 cucchiaio di zucchero;
2 cucchiai di farina;
50ml di panna fresca;
1 cucchiaino di lievito;
5 fragole;
panna montata.
Procedimento:
In una ciotola amalgamare per bene uovo, zucchero, farina e lievito e alla fine aggiungere la panna fresca. Scaldare per bene una padella antiaderente e versarvi due cucchiai di composto. Quando i pancake cominciano a formare in superficie delle bolle dovute alla lievitazione girarle con cura. Frullare cinque fragole fino a farle diventare salsina e irrorare i pancake. Decorare con panna montata e fragole.
Una delizia!
 
Lo so. Non sono solita a scrivere ricette sulla mia Home, ma oggi voglio così... sarà la pioggia!
Dei pancake alla panna guarnito di fragole e un bicchiere di tè caldo al limone cambiano la tua giornata uggiosa in un sole per gli occhi e per il palato.
Beato chi ha creato i pancake! Le colazioni non potevano che essere migliori da quando esistono.
Lux